giovedì 22 aprile 2010

Cambio di direzione


In casa Juventus è di nuovo tempo di una rifondazione che, parziale o meno, arriverà a toccare un po' tutti i settori della società torinese. Dopo la stagione disastrosa, iniziata con i sogni scudetto e affidata al Guardiola italiano Ciro Ferrara, il progetto juventino è pian piano affondato insieme anche, quasi sicuramente, al minimo obiettivo stagionale: la qualificazione alla prossima Champions League. Con una juve fuori dai giochi scudetto e dalla Champions già a Dicembre e una eliminazione dalla Coppa Italia un mese dopo, sono arrivati inevitabili i primi scricchiolii di una barca che già aveva imbarcato troppa acqua ed ecco, per rimanere nella metafora marinara, arrivare il traghettatore Zaccheroni che, si vociferava già all'epoca, avrebbe dovuto portare la Juve nelle mani del tecnico spagnolo Rafa Benitez, ancora oggi obiettivo numero uno del club e di John Elkann, che ha commissionato di persona Bettega di portare a tutti i costi il manager madrileno alla guida della squadra per la prossima stagione. Ma non si fermano qui i sempre più probabili stravolgimenti dello staff bianconero nella stagione a venire, difatti lo stesso Blanc non è sicuro del proprio posto per il prossimo anno, al massimo potrà ambire al ruolo di presidente con una parte molto marginale nel mercato del club e una visione più improntata sul piano finanziario che su altro. Rischia tanto anche Alessio Secco, vicino all'addio già la scorsa estate ma poi confermato dopo l'acquisto di Diego per tempo e a una cifra che all'epoca faceva sorridere, il suo posto, mansione più mansione meno, dovrebbe prenderlo Giuseppe Marotta, "liberato" dal presidente della Samp che ha definito un'offerta della Juve irrinunciabile per un dirigente come Marotta a questo punto della sua carriera, ecco quindi che Marotta andrebbe ad occuparsi della gestione degli acquisti dei colpi di mercato individuati dal nuovo tecnico-manager che risponde al nome proprio di Rafael Benitez, dopo i numerosi blitz a Liverpool di Roberto Bettega, che manterrà il suo ruolo, il tecnico spagnolo si è definitivamente convinto a guidare la Juventus per le prossime cinque stagioni, a lui il compito anche di individuare i colpi di mercato giusti per il bene della squadra bianconera che poi toccherà a Marotta appunto ingaggiare al prezzo e alle condizioni più vantaggiose per il club. Il tecnico spagnolo proporrà molto probabilmente un 4-4-2 o un 4-4-1-1 sulla falsariga di quello usato a Liverpool, con Diego o Del Piero a fare le veci di Gerrard, per cui dovrebbero essere smentite le voci che darebbero il brasiliano in partenza in caso di arrivo di Benitez, partenza che però potrebbe toccare a Felipe Melo, più per la probabile offerta allettante da parte dell'Arsenal che offrirebbe Van Persie in cambio del brasiliano più un adeguato conguaglio che per la scarsa volontà del neo-allenatore di mantenere il brasiliano nella nuova Juve. Detto che la Juventus molto probabilmente è disposta ad investire tanti milioni, se non più, di quanti ne sono stati spesi la scorsa estate, andiamo a controllare reparto per reparto i possibili arrivi e partenze del club juventino. In porta dovrebbe esserci sempre Gianluigi Buffon, che a detta del suo procuratore è pronto a rimanere per altre cinque stagioni e quindi rimarrà impassibile anche davanti alle offerte in arrivo dalla Premier League, Manchester United e Arsenal sono sulle sue tracce ma molto probabilmente anche quest'anno dovranno mettersi il cuore in pace e rinunciare al portiere italiano. Cambia il discorso per il vice-Buffon, con i sempre più frequenti problemi fisici del numero uno, Manninger e Chimenti quando chiamati in causa non offrono più le adeguate garanzie, ed ecco che si cerca un dodicesimo più affidabile e magari futuribile al punto giusto da garantirsi l'eredità di Buffon, nel mirino ci sono Handanovic dell'Udinese e Marchetti del Cagliari, difficile però che quest'ultimo si accontenti del ruolo di vice, seppur in una grande squadra, affascina l'ipotesi Romero, portiere dell'AZ e titolare dell'Albiceleste di Maradona. In difesa probabile addio a Cannavaro, fine carriera o ritorno a Napoli per lui, rimpiazzato da Caceres (probabile riscatto fissato a 8 milioni anzichè i 10 richiesti dal Barça) e cessione in vista per Grygera e Zebina, di conseguenza verrà aperta la ricerca ad un terzino destro che potrebbe essere l'eterno rincorso Rafinha, per cui lo Schalke vuole 10 milioni e la Juve potrebbe questa volta chiudere veramente per il brasiliano, a sinistra Grosso potrebbe non essere riconfermato ma scarseggiano le alternative visto che Molinaro verrà riscattato per 4 milioni dallo Stoccarda e De Ceglie è comunque adattato nel ruolo e non offre garanzie difensive adeguate, ecco quindi spuntare sempre più frequentemente il nome di Gareth Bale del Tottenham (e non Kolarov, destinato all'Inter) per il quale il club londinese è pronto ad aprire le trattative, il gallese però costa 13 milioni di euro e la Juve potrebbe essere costretta a scegliere solo uno tra lui e Rafinha, difficile arrivino entrambi ma Benitez chiederà espressamente di investire in un rafforzamento globale del reparto difensivo per cui nulla è da escludere. Il centrocampo è forse il reparto più coperto, a meno di una cessione di Melo che cambierebbe i piani della società, in caso rimanesse però il brasiliano la situazione centrali di centrocampo non cambierebbe, con Melo-Sissoko-Marchisio-Poulsen a formare il pacchetto di centrocampo della Juve del futuro, sulle fasce il discorso è però diverso e con il ritorno al 4-4-2 verrebbe riconfermato Camoranesi ma si dovrebbe investire su un laterale sinistro che Benitez ha individuato nel connazionale David Silva, vista la concorrenza spietata del Real Madrid sul sogno di Bettega Franck Ribéry, promessosi al club madrileno. Rimarrebbero come riserve De Ceglie e Giovinco, non verrà riscattato invece Candreva e ritornerà sul piede di partenza il rientrate Tiago. Le seconde punte saranno Diego e Del Piero, che negli ultimi giorni ha smentito le voci di un suo approdo nella Major League Soccer americana, per cui ci si aspetta molto anche dal brasiliano acquistato la scorsa estate che, riportato al suo ruolo originale, e avvicinato quindi alla porta avversaria, si spera nell'ambiente juventino possa tornare ai fasti dell'avventura tedesca col Werder. In attacco si sentono i nomi più fantasiosi e che fanno sognare di più i tifosi è inevitabile, ma il nome del centravanti titolare juventino dipenderà tanto dalle cifre investite nei nomi sentiti fino ad ora dato che Benitez, come detto, ritiene più importante di ogni altra cosa riassemblare centrocampo e, soprattutto, difesa e quindi ecco che potrebbero essere confermati Amauri, una specie di pallino per Benitez, e il duttile Iaquinta mentre in ogni caso è in partenza Trezeguet. Il discorso prima punta è pero piuttosto complicato e nonostante Benitez è deciso nel rilanciare Amauri, inseguito dal suo Liverpool quando giocava ancora nel Palermo, però sembra più che altro un fatto dovuto allo scarso mercato che ha la punta italo-brasiliana infatti il discorso cambierebbe completamente in caso la dirigenza juventina trovasse un acquirente, qui la Juventus infatti andrebbe ad investire subito in un grande nome per l'attacco, uno di quelli che fanno sognare veramente i tifosi, che tradotto significa uno tra Dzeko e Torres. Entrambi potrebbero arrivare senza troppi problemi, per Dzeko l'avventura al Wolfsburg sembra arrivata al capolinea dopo la deludente stagione del club tedesco che sembra convinto a cedere uno dei suoi pezzi pregiati, però non per meno di 30 milioni di euro, per lui la Juve dovrà battere la concorrenza del Manchester United e muoversi in tempi brevi, la dirigenza ha l'ok di Benitez ma volendosi muovere solo dopo aver piazzato Trezeguet e Amauri i tempi si allungherebbero troppo, per cui i Red Devils restano favoriti nell'acquisto del bosniaco. Diverso il discorso-Torres che, come detto in un precedente intervento, ha un mercato piuttosto bloccato e quindi potrebbe davvero decidere di lasciare il Liverpool in caso di un'offerta proveniente dal suo ex allenatore e connazionale, il centravanti spagnolo è tentato da un'avventura italiana e il club bianconero sarebbe all'altezza delle sue ambizioni con alla guida la garanzia Benitez, anche qui però la Juve vorrebbe concludere in tempi piuttosto brevi, per non rischiare che dopo il Mondiale sudafricano, con la nazionale spagnola annunciata protagonista, il prezzo di Torres si alzi di quei 10-15 milioni che potrebbero portare il suo acquisto fuori dalla portata delle casse juventine dato che già si partirebbe da un prezzo base piuttosto alto, 35-40 milioni di euro. In alternativa la pista Pazzini, che sarebbe caldeggiata dal nuovo amministratore delegato Marotta e che porterebbe in casa Juve una punta italiana ad un prezzo molto più basso dei suo antagonisti internazionali, difatti per il centravanti della Samp potrebbero bastare 20 milioni inserendo qualche contropartita, difficile però che si punti su di lui visto che Benitez si è detto poco convinto di un suo effettivo rendimento in maglia bianconera. In ogni caso per la Juventus ci sarà una forte inversione di rotta a partire dal fischio finale di questa stagione, che come abbiamo visto partirà dai vertici societari e arriverà fino al campo, la speranza dei tifosi però resta una sola e cioè il ritorno alla vera competitività in campo.

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